Tag Archives: the avengers

Questo post è la fine del mondo (2)

29 Ott

Sto impaginando un pezzo sui supereroi. Un pezzo mio. Nel senso di fatto da me. Scritto per lavoro. Per un giornale. Un giornale di carta. Adesso. Proprio adesso.

Non svegliatemi. Potrei addentarvi la carotide.

Questo post è la fine del mondo

26 Ott

In redazione sono diventato l’addetto ai supereroi. Ma anche ai robottoni giapponesi. E alle apocalissi. Tocca sempre a me. Che si scriva di The Avengers, di Mazinga, oppure di documentari sulla fine dei tempi. Passare per nerd mi sta bene, e in fondo negarlo sarebbe un po’ come mentire a me stesso. E’ l’ultima parte che mi preoccupa un po’, e non me la so proprio spiegare. Sarà perché il mio modo di scrivere è la fine del mondo? O più semplicemente perché dietro questo puppet albino si nasconde una fottuta faccia da Maya?!

The Amazing KronaKus

18 Ott

Quaranta minuti di comizio sui supereroi per accaparrarmi un pezzo su The Avengers. La dura vita dei cronisti in calzamaglia. Lina Insu mi ha chiesto se l’ho visto. E io certo che l’ho visto. Di quel genere non me ne perdo uno, e quando se ne parla m’infervoro. Sono appassionato dal lontano ’95. Non avevo ancora la barba, e già leggevo il Dr. Strange e Silver Surfer. Oggi ho un rasoio molto pigro. E pile di fumetti che non ho più il tempo di leggere.

..Sì, però non lo dite ad Alan, ok?!

 

Bizzarro meteo

6 Lug

Your Tv, previsioni del tempo per domani.

Sulla Baia delle Zanzare è prevista pioggia con locali schiarite. Temperatura massima di 21 gradi, 33 la minima.

E mentre la nostra adorata emittente dà i numeri, già da stasera a Thor sono venute le mestruazioni. Evidentemente su Asgard sono finite le scorte di assorbenti e tampax. Loki deve aver dirottato i furgoni dei fornitori per fargli un dispetto, e lui s’è messo a far cadere fulmini e saette a destra e a manca. Grazie, Dio del Tuono. La mia macchina aveva proprio bisogno di una bella lavata.

..Dai oh, ma io stavo scherzando..

EUROTeleKronaKus (3)

21 Giu

Terza tranche di minchiate da servire fredde, possibilmente di fronte a un palla che rotola e a una pizza che invece no. Sennò rotolerebbero anche altre palle.

Queste cose le ho scritte durante l’incontro contro l’Irlanda (“l’incontro contro” suona proprio male..). Premetto che non avevo bevuto Guinness. Perlomeno non all’inizio. Ma poi era soltanto birra dell’Eurospin.

Bandiere che sfoggiano sul terreno di gioco. Quella irlandese sembra la versione scolorita della nostra. Lo stesso vale per i capelli dei due ct.
È il momento dell’inno. Speriamo di cantare quello alla gioia tra un paio d’ore.
Gelati dai retropassaggi. Si sente l’influsso di Thiago Motta.
Folk irlandese sulle fasce. Al centro la danza dei narcolettici in azzurro.
Italia ubriacata dal gioco avversario. Rubare le loro scorte di Guinness non è stata una gran trovata.
Pirlo si è fatto male calciando la gamba di un irlandese. Ma Tony Stark non era americano?!
Gioco sterile, ragazzi. Così sarà dura partorire gol.
Ci stanno mettendo in croce. Celtica.
Balza-retti: saltare sul culo degli altri e restarci aggrappati per un po’.
Stava per arrivare il regalo Di Natale. E con grande anticipo.
Cassano inzuppa in porta! Al biscotto ci pensano gli altri..
Rimessa di Duff. Gli irlandesi sono gli unici al mondo a bere una birra e a vomitarne un’altra.
Inizia il secondo tempo. Intanto chiamatemi Dan Brown. Mi serve qualcuno che mi decodifichi il Codice UEFA per capire chi cazzo passerà il turno.
Non è che giocando alla tedesca in area fioriscano gol, eh…
Stiramento per Chiellini. Aveva la divisa sgualcita.
Fallo laterale. Nel senso che adesso gli irlandesi hanno il cazzo storto.
Fuori Cassano, dentro una (non) punta. Di Diamanti.
Ho visto una striscia di maionese su una pagnotta bruciacchiata a forma di cranio. Balotelli è pronto a entrare.
Pirlo oggi ha il piede freddo. Gelato. Fanculo Motta.
Fuori Duff. Troppa schiuma.
Fuori Di Natale. Senza fretta. Il 25 dicembre è ancora distante.
Trap, ricordati da dove vieni. E metti dentro le riserve.
L’Italia ha l’ansia da prestazione e fa cilecca. Non riesce a metterlo dentro.
Spagna in vantaggio. Ho sentito un Oro Saiwa sbriciolarsi.
Balotelli, rete spettacolare!! Il fatto è che il portiere è scivolato su una macchia di Calvé.
È fatta. Abbiamo passato il turno. Adesso il grande dilemma: stappare una Guinness o festeggiare con latte e “biscotto”?!
 

E se non ne potete più domenica sera tifate Inghilterra. Intanto qui si continua.

Osama Bin Harden

23 Mag

Due saette in giro per il campo, a correre come dannati e a sfondare cerchi di ferro. Russell Westbrook e Kevin Durant sono due giovani prodigi del basket americano. Due che quando sono in serata ti fanno ricordare perché ami questo sport da almeno vent’anni.

E allora tu che sei giornalista ti riscopri curioso. Hai sottomano un telefono che la sa lunga (certo, quei due fanno sottomano di tutt’altro genere), capace di metterti in contatto con il mondo. Sai che le due saette sono giovani davvero, ma non sai bene quanto. E tu vuoi sapere quanto. Allora prendi il tuo cellulare dal sapore di mela e lo interroghi sull’argomento. Apri Safari (che non ha niente a che vedere con gli animali selvatici né con il penultimo album di Jovanotti), clicchi su Google e digiti “Russell Westbrook”. Cazzarola! ha ventiquattro anni, quel fulmine palestrato! E Kevin? Kevin Durant quanti ne ha?

Hai ancora la tv accesa. E’ notte fonda. Stai guardando la registrazione della replica della partita della notte scorsa (ho i miei tempi, io). Sì, il decoder ha ripreso a funzionare. Ora registra. Che il Cielo sia di nuovo dalla mia parte?

No.

All’improvviso lanci il tuo telefono alla mela verde (verde come te, che ora sei incazzato Hulk, quello che hai appena rivisto nel tuo cine-bis a base di Avengers). Per fortuna sei steso sul divano. L’atterraggio dell’aggeggio è morbido, ma per te il colpo è duro. Fissi la tv e imprechi.

Hai digitato “Kevin Durant”. Google ti ha dato una serie di risultati. Ma mentre per Westbrook il primo è stato quello di Wikipedia con le informazioni anagrafiche che stavi cercando, per il suo compagno di squadra le cose sono andate in modo molto diverso. Durant elimina Kobe, Bass stende i Sixers, dice il fottutissimo Corriere dello Sport.it, che si è guadagnato temporaneamente la vetta dei risultati del noto motore di ricerca.

Ci risiamo. Proprio com’è accaduto più e più volte lo scorso anno, ti sei sputtanato il risultato a più di un quarto dalla fine del match. E questa volta hai fatto tutto da solo.

Poi guardi meglio lo schermo del televisore. In campo vedi un tipo dal volto peloso. Ti ricordi che c’è anche lui, e comprendi tutto. Si chiama James Harden, ed è un compagno di squadra di quel maledetto duo di ragazzini. Ha una peluria che gli parte dalla faccia e gli arriva fino ai capezzoli. E’ chiaro. La maledizione della barba ha colpito ancora.