Cambio canale

9 Apr

Il terremoto è allo stesso tempo il dramma e l’attualità. Sui giornali si parla delle vittime, si snocciolano numeri e dati funerei. Si fa la conta dei caduti e di quel che è materialmente crollato. I monumenti, si parla tanto pure di loro. Vespa, nella puntata di Porta a Porta di due sere fa, si è ha dovuto giustificare di fronte ai telespettatori che si stavano incazzando per il fatto che si stesse dando troppo risalto alla memoria storica. Come se quella umana non fosse la più importante, forse l’unica.

E io sono d’accordo con loro, tant’è che ho dovuto cambiare canale. Ok la cultura, ma prima c’è l’uomo. C’è la donna, il bambino, l’anziano. Prima ci siamo noi, poi loro. Prima viene la vita, poi il ricordo di essa.
Ho dovuto girare perché stavo affogando nella retorica del perbenismo di chi stava mettendo il passato prima del presente. Come se l’urgenza non fosse quella di aiutare più persone possibile. Che poi non si è detto questo, ma un simile atteggiamento mi ha infastidito. E mi ha portato a prendere il telecomando e a mettere Canale 5 per vedere Matrix. Che però senza Mentana è come un acquario senza pesci.

2 Risposte to “Cambio canale”

  1. Vel giovedì, 9 aprile 2009 a 22:28 #

    Quello televisivo resta sempre sciacallaggio.
    Non informazione.

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  2. marta venerdì, 10 aprile 2009 a 9:49 #

    I media hanno pescato un pesce bello grosso adesso!Invece di lasciarli in pace nell’ intimo del loro dolore più profondo, i giornalisti si infiltrano nella tendopoli affamati di notizie…è una crudeltà!

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