Il perché di una scelta

12 Nov

Si può far bene e si può far male, ma il perché di una scelta è sempre qualcosa di nobile. Da guardare con ammirazione e trattare con rispetto. Perché tutti sanno che non è facile lasciare il certo per l’incerto, anche se in realtà non è quello che sto per fare. In redazione nessuno sa che sto cercando il modo di andarmene. Nessuno sa che proverò a passare il test d’ingresso in una scuola di giornalismo. Nessuno a parte me, ed è quanto basta. Perché non abbandono la strada fatta finora per un volo d’angelo per cui nemmeno il decollo è ancora sicuro.

Eppure un rischio c’è. Farò un tentativo che in realtà assomiglierà tantissimo a una prova del nove. Non tanto per me, quanto per il giornalismo stesso. Sì. Io mi metterò in competizione con chissà quanti altri aspiranti al trono, ma in realtà sarò io a mettere in discussione non solo me stesso, quanto un intero percorso di vita. Quello che sto facendo. Perché vivo questo periodo di preparazione all’esame come un salto nel vuoto, anche se in fondo non lo è. Non letteralmente. Tengo i piedi a terra. Ma so che, se non volerò, prima o poi cadrò a terra. Senza un perché. Se non per delusione. Se non per frustrazione.
Ho ancora una dignità. L’aspirante cronista che è in me punterà in alto. E’ la scommessa della vita. Altrimenti, tanto vale cambiare rotta.

8 Risposte to “Il perché di una scelta”

  1. statuario giovedì, 13 novembre 2008 a 10:50 #

    mai abbandonare i propri sogni..se non dovesse andare questa volta ritenta (di mio ti faccio i migliri ‘in culo alla balena’ per il test)..concediamo a tutti 2° possibilità nella vita..iniziamo a farlo anche con noi stessi.
    Buona Fortuna.
    Fabio.

    "Mi piace"

  2. Redazione sabato, 15 novembre 2008 a 15:59 #

    Chi ti scrive sta facendo una scuola di Giornalismo, a Tor Vergata. Non ti abbattere. Mai. Stai facendo la miglior scelta che potessi fare. Forza. Dove stai tentando?

    Emilio

    "Mi piace"

  3. Redazione sabato, 15 novembre 2008 a 16:01 #

    Anzi, ti lascio un interrogativo al quale, spero,saprai rispondere meglio di me:

    Giornalismo: essere o non essere?

    "Mi piace"

  4. kronakus sabato, 15 novembre 2008 a 16:13 #

    Il dove non te lo posso dire per una mera questione di privacy. Non la mia, ma quella dei “comprimari”.
    Come ho già spiegato nei commenti di un altro post, nei miei racconti metto in mezzo altre persone, ed è per tutelare la loro riservatezza che non da mai dei riferimenti netti a livello di luoghi. Spiacente. 🙂

    Ora vado a leggere e commentare il tuo post. Grazie.

    Visto che siamo colleghi (!?) vediamo di non perderci di vista. 😉

    "Mi piace"

  5. Godot sabato, 15 novembre 2008 a 18:19 #

    Beh coraggio! Ce ne vuole per buttarsi e cambiare direzione di marcia… e tu ne hai. Quindi? Andrà bene, vedrai! Il coraggio delle proprie azione e delle proprie idee alla fine viene sempre premiato. In bocca al lupo per l’esame! 😉

    "Mi piace"

  6. kronakus sabato, 15 novembre 2008 a 23:20 #

    Resta in linea. Ti farò sapere.

    "Mi piace"

  7. zeni lunedì, 17 novembre 2008 a 10:42 #

    Dai, però ammettilo che questi momenti sono anche un po’ elettrizzanti. I periodi in cui stai per affrontare qualche prova importante, un “salto nel vuoto”, sono quelli che poi anni dopo ricordi come i migliori.
    In bocca al lupo.

    "Mi piace"

  8. kronakus martedì, 18 novembre 2008 a 2:37 #

    Certo!

    "Mi piace"

Lascia un commento